L'Eco di Basilicata

Le sue pubblicazioni rappresentano, da un ventennio, uno scrigno di segreti per gli occhi ed il cuore: è riuscito, come pochissimi, a rappresentare al meglio l’immenso patrimonio paesaggistico della Calabria, regalando al pubblico dei lettori vere e proprie istantanee della natura di quest’affascinante estrema penisola dell’Europa continentale.

“Uno spettro si aggira per l’Italia: solo questo è rimasto della vittima eccellente del nostro tempo, la cultura. Si è spenta, o a essere ottimisti è in coma, l’idea di pensiero come valore civico e civile, come vero sforzo di comprensione del reale, come libertà”. La tesi presente nell’ultimo lavoro di Pierluigi Battista, “I Conformisti. L’estinzione degli intellettuali d’Italia” (Rizzoli, 2010, € 18,00) è tutta nella sua “Prefazione”: “Gli intellettuali <>, in fondo, sostengono cose molto semplici e lineari: anche per questo non esercitano molta attrazione e suscitano poco entusiasmo.

Non potevo non scriverle queste righe! Enzina è la mia amica più “antica” tra le tantissime che posso orgogliosamente vantare in quel di Lauria. Ricordo ancora il nostro incontro: era il 21 dicembre del 1996, tardo pomeriggio: indossava un baschetto di lana ed un paio di occhiali da vista. Mi fu presentata, al volo, lungo il Viale della Villa Comunale del Rione Superiore, dove passeggiavo non certo per caso.

Eccoli i trent’anni! Milano, 28 maggio 1980: Walter Tobagi è un giovane giornalista di origini umbre, inviato speciale ed articolista del “Corriere della Sera”, dal 1978 presidente dell’Associazione lombarda dei giornalisti e consigliere della Federazione Nazionale della Stampa. Stava distinguendosi per il rigore scientifico del suo approccio professionale e per l’attaccamento ad una professione che si era praticamente cucito addosso.

“Con il termine strategia della tensione, utilizzato per la prima volta dopo l’attentato di Piazza Fontana, ci si riferisce a una teoria interpretativa che analizza l’insieme delle stragi e degli attentati terroristici italiani avvenuti nel secondo dopoguerra e, con particolare intensità, tra il 1969 e il 1984 e, in misura minore, anche successivamente.

Finalmente una pellicola che rende giustizia ad una terra che molti vorrebbero non esistesse, tanto piccola appare sulle carte geografiche. Eppure la Basilicata esiste: si utilizzi il termine da ente territoriale o il più classico e dolce “Lucania”, questa terra tutta colline, montagne e calanchi, con soli due sbocchi sul mare, se ne sta proprio al centro del Sud Italia, stretta com’è tra le più “famose” Campania, Puglia e Calabria.

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