Quattrocentocinquantacinque pagine corpose come non mai che si fondano su documenti riservati, notizie inedite, accadimenti misteriosi, scontri di potere e -soprattutto- dolorose fratture familiari. Una vicenda che è parte della storia d’Italia viene raccontata nell’ultimo saggio di Gigi Moncalvo, “I Lupi e gli Agnelli.

Ombre e misteri della famiglia più potente d’Italia” (Vallecchi 2009, € 19.00), che, attraverso una minuziosa ricostruzione storica, si trasforma in un vero e proprio libro-inchiesta che prende le mosse dalle origini della dinastia Agnelli per arrivare ad una data simbolo, il 28 maggio del 2007, quando Margherita Agnelli, figlia dell’Avvocato, deposita presso il Tribunale di Torino una corposa citazione a giudizio nei confronti degli avvocati Gianluigi Gabetti e Franzo Grande Stevens nonché contro il Signor Siegfried Maron.
La figlia dell’indimenticato “Gianni” riteneva i due avvocati-convenuti, in particolare, custodi e gestori dei beni del padre nonché responsabili di averle occultato parte del patrimonio paterno: ne segue l’inevitabile terremoto giudiziario-affettivo e l’immaginabile  attenzione mediatica, viste le parti in causa. Ciò che colpisce nella corposa ricostruzione operata da Moncalvo è la capacità di riannodare le fila di una vicenda in grado di disorientare anche il più brillante detective, considerata la posta in gioco. Dagli albori sino ai giorni nostri, la storia della “famiglia reale italiana” viene sondata con estrema dovizia di particolari da Gigi Moncalvo, giornalista e scrittore di razza che, dopo aver lavorato per un lungo periodo prima al “Corriere della Sera” e poi al “Giorno”, inizia la sua carriera televisiva nel Gruppo Fininvest, realizzando reportage internazionali e conducendo le prime edizioni dei telegiornali;vincitore di premi giornalistici in Italia ed all’estero, ha condotto programmi di successo tra il grande pubblico come Vietato ucciderci, Silenzio stampa, Barba&capelli e diretto, per un biennio, il quotidiano “La Padania”;dal 2004 ha lavorato a Rai2 come capo struttura informazione, conducendo per quattro anni il programma politico settimanale “Confronti”. Autore di 12 libri, tra cui spiccano le biografie di Antonio Di Pietro e Silvio Berlusconi, è attualmente firma di “Libero”, occupandosi -parallelamente- di consulenze editoriali e produzione di format tv. Moncalvo divide la sua corposa rivisitazione in quattro grandi parti (La famiglia, Fatti e protagonisti, La battaglia legale, Lupi&Agnelli) quasi a voler subito scandire tempi e modalità di un racconto che ora parte sereno e pacato, ora diventa intricato, ora si fa drammatico, per assumere i toni di un giallo familiare dove in ballo non sono soltanto i sentimenti, gli affetti, gli amori, le passioni, considerato che si parla -pur sempre- della più importante, potente e conosciuta famiglia italiana nel mondo. Una saga familiare, lunga e ricca, raccontata come non capitava di leggere da anni e che ora la meticolosa ed elegante penna di Gigi Moncalvo ci restituisce con “drammi, contrasti, sospetti e manovre che hanno segnato la famiglia Agnelli e, senza i quali, non si possono comprendere i fatti più recenti”.

 

L’Eco di Basilicata, Calabria, Campania  
anno X n. 6 - 15 aprile 2010                                                                                                                                                                                                                              Egidio Lorito

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