Edizioni CUES, Fisciano (SA) ottobre 2001, € 11,36 pp. 190
ISBN 88-87030-24-3 Cooperativa Universitaria Editrice Salerniatana, Via Ponte Don Melillo 
Università di Salerno- 84084 Fisciano (SA) 089/964360
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PREMESSA METODOLOGICA
Questo “viaggio” che intraprendo lungo le pagine che seguono, si propone almeno due obiettivi: il primo, rappresentare un punto di partenza per l’elaborazione sistematica di conoscenze e idee sul problema dell’informazione nella società della comunicazione, ambito questo cui mi avvicino oggi con il necessario strumento della multidisciplinarietà; il secondo – più immediato e diretto – servire come approccio contemporaneo alla problematica trattata, visto che la comunicazione e l’informazione hanno raggiunto picchi di importanza tali da non poter essere trascurati o addirittura lasciati in balia del sentire comune. Sarà, allora, inevitabile ricorrere non solo allo strumento di analisi giuridica, ma anche ad altri mezzi che giocoforza entrano in contatto con l’argomento: la politica, la sociologia, l’informatica. Nessuna pretesa di esaustività – sia chiaro – connota la presente ricerca, che – al contrario – si mantiene lungo i binari di una prima e timida analisi che lo scrivente compie alla luce non solo degli interessi personali, ma anche degli stimoli che provengono da attività di studio, professione e ricerca. L’importanza dell’informazione è tale nella società contemporanea, da meritare una riflessione seria, meditata, profonda: numerosi sono i valori in gioco. Questa ricerca è partita da una personale ambizione dichiarata: dal tentativo, cioè, di esporre le mie attuali conoscenze sul modo di spiegare il mondo del comunicare; in ciò il ringraziamento sincero allo studioso che mi ha fornito ispirazione – Pasquale Colella – le cui doti umane e professionali mi sono di continuo stimolo.
Egidio Lorito - Santo Natale 1999

PREFAZIONE di Pasquale Colella
Il lavoro del dott. Egidio Lorito -collaboratore volontario alla Seconda Cattedra di Diritto Costituzionale della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Salerno- rappresenta un contributo impegnato e approfondito allo studio del tema del diritto all’informazione, tema che è esaminato significativamente sul rapporto tra informazione e privacy, argomento sempre vivo ed attuale specialmente tenendo presente lo sviluppo che i mezzi di comunicazione del pensiero assumono nella società civile La libertà di manifestazione del pensiero, disciplinata essenzialmente dall’art. 21 della nostra Costituzione, consiste infatti nel diritto di comunicare con tutte le possibili manifestazioni e con ogni mezzo il proprio pensiero e le proprie idee ad un numero indeterminato di destinatari. In ciò si distingue dalla libertà di comunicazione di cui all’art. 15 Cost. e costituisce in definitiva il diritto alla libertà di espressione, diritto subbiettivo spettante a tutti che non prevede alcuna selezione da compiersi sugli scopi, i contenuti, le circostanze, i modi delle idee che vogliamo essere diffuse. Perciò la dottrina costituzionale ritiene che tale libertà costituisca “una delle pietre angolari” del sistema democratico, in quanto la garanzia della libertà di circolazione delle idee è il fondamento della democrazia stessa e si estende positivamente anche a forme particolari di espressione del pensiero che trovano nella nostra Carta Costituzionale una specifica ulteriore partecipazione (come ad esempio la libertà di religione, art. 19 Cost., la libertà per l’arte e la scienza, la libertà d’insegnamento, art. 33 Cost.). Merito di Egidio Lorito è quello di soffermarsi, specie nella seconda e terza parte del suo lavoro, sui problemi concernenti il conflitto tra diritti, sottolineandone il necessario bilanciamento, e mettendo in evidenza con esempi, anche di diritto comparato (come quello riguardante gli Stati Uniti d’America), che tale tecnica giuridica di armonizzazione delle norme si compie valutando la “ratio legis”, la legittimità del fine della legge e la c.d. “ragionevolezza” del mezzo rispetto al fine, il che porta la giurisprudenza costituzionale ad esprimere giudizi di proporzionalità, tali, per altro, da non intaccare i diritti fondamentali di libertà costituzionalmente garantiti. Questo stesso metodo l’autore utilmente applica nella terza parte allorché esamina i limiti ad alcune manifestazioni della libertà d’espressione ed in particolare per quel che concerne i reati di opinione, in massima parte a tutt’oggi fatti salvi e ritenuti vigenti dalle decisioni della nostra Corte Costituzionale. Lo studio di Egidio Lorito rappresenta, quindi, un buon contributo che opportunamente tocca i problemi particolari e nuovi posti dai “mass-media”, problemi, certamente, di non facile soluzione e tuttora oggetto di discussioni e proposte, anche se non mancano esempi di sistemi legislativi stranieri che hanno già tentato di risolverli, a differenza di quanto accade tra noi, come già avvenuto nel 1996 con il “Telecommunications Act” degli Stati Uniti d’America. Auguro all’autore che questo suo studio sia il primo passo per proseguire una ricerca che si incentri in seguito prevalentemente anche sui problemi specifici, senza aver timore delle carenze legislative del nostro ordinamento e delle reazioni critiche che possano suscitare alcuni interventi visti a volte come forme di indebite interferenze dei pubblici poteri.
Pasquale Colella, Salerno - Università, Ottobre 2000

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