Attività Giornalistica

15 ottobre 2006: due anni fa, dalle pagine di questo quindicinale, espressi la mia incondizionata posizione in favore di un coraggioso scrittore campano. Lo avevo appena conosciuto personalmente, per aver coordinato la presentazione di quel suo “Gomorra”, destinato a divenire croce e delizia della sua vita. Era accaduto la sera del 21 agosto precedente: introducendolo al pubblico di “Alta Marea” -la rassegna culturale che si tiene a Maratea dal 1997- mi ero imbattuto in questo giovanissimo scrittore “on the road”. Il libro era appena uscito e sembrava destinato ad essere letto, consumato e dimenticato nel giro di pochi mesi. Invece, quelle pagine grondanti di sangue, euro, dollari, cocaina, prostituzione e traffico di armi, sarebbe divenuto uno dei casi editoriali più importanti della storia del giornalismo civico.

Anche questo articolo, come molti di quelli redatti quest’anno, parte da un’amara constatazione per approdare ad una dura critica. Non me ne vogliano i lettori, ma il compito dell’informazione è anche quello di contribuire a formare l’opinione pubblica del proprio territorio. Perciò, torno su un tema a me caro che, divenuto in negativo il cavallo di una sterile battaglia di posizione, merita tutta la mia disapprovazione e condanna più netta. Come ormai spero molti sapranno, sono l’ideatore, l’organizzatore ed il conduttore di “Praia, a mare con…”, rassegna culturale che nel giro di due stagioni estive si è ritagliata, non senza difficoltà, uno spazio tra i grandi appuntamenti culturali estivi.

Già il termine “politici” mi sembra eccessivo: storicamente legato ad una categoria filosofico-giuridica che oggi non trova più corrispondenti, da sempre preferisco il meno ingombrante “amministratori”. Comunali, provinciali, regionali, forse anche nazionali, i rappresentanti della categoria -coloro, cioè, che hanno ricevuto un’investitura popolare- credo, debbano molto più modestamente essere considerati -e considerarsi- né più né meno che degli amministratori pubblici pro-tempore, chiamati dal corpo elettorale a reggere le sorti di un’entità territoriale. Non me ne vogliano i tanti “politici” locali che leggono le pagine di questo incisivo quindicinale, ma credo, francamente, che il termine sia un po’ troppo pomposo e poco corrispondente a quanto poi noi -corpo elettorale- riceviamo in cambio.

“La famiglia di Richard Wright, fondatore dei Pink Floyd, annuncia con grande tristezza che Rick è morto oggi dopo una veloce battaglia contro il cancro: chiediamo che venga rispettata la nostra privacy in un momento così difficile”. Alle ore 20.00 dello scorso 15 settembre, le agenzie di tutti i continenti battevano questo scarno comunicato, perfettamente in linea con lo stile sobrio e riservato che questo “giovane” musicista aveva conservato per tutti i 44 anni di carriera nella più grande rock-band del mondo.

Con la II^ edizione della rassegna “Praia, a mare con…” gli organizzatori hanno proseguito nell’obiettivo di offrire a residenti e turisti un ampio ventaglio di proposte culturali, candidando la località turistica alto-tirrenica a sede di uno degli appuntamenti di maggiore prestigio culturale nell’intero panorama nazionale. L’idea vincente di trasformare la centralissima Piazza Italia nel nuovo “salotto culturale” della Calabria è proseguito con maggiore vitalità e con alcune novità sostanziali: innanzi tutto, grazie alla stretta sinergia con gli eventi musicale organizzati dalla Spot Italia (“Praia World Festival” e “Sonora. Una musica per il cinema”), è stato possibile ottenere una maggiore copertura mediatica e pubblicitaria; poi, l’idea -lanciata quest’anno- di avviare un gemellaggio culturale con Cortina D’Ampezzo, la “Perla delle Dolomiti” grazie ad un continuo scambio di iniziative ed autori, ha reso ancora più stimolante l’intenzione di far uscire la ridente località costiera calabrese da un certo isolamento culturale, per imboccare -finalmente- la strada di una rapida ascesa nel turismo di qualità.

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