Cronache delle Calabrie - Cosenza (CS)

Armando-Bencardino-stele

Oggi la stele commemorativa a Praia a Mare, la sua città

La vita delle comunità sociali caratterizzate da vicinanza nei rapporti personali registra avvenimenti che ne segnano indelebilmente la memoria pubblica, considerata  uno dei filoni più interessanti nello studio della cultura comunitaria che, da Habermas in avanti, ha connotato la sociologia della cultura e, in essa, l’insieme delle narrazioni della sfera pubblica che riguardano le rappresentazioni del passato. Esattamente ciò che si materializzerà, questa mattina, a Praia a Mare dove un avvenimento accaduto quarant’anni addietro diverrà simbolo della memoria pubblica nella giovane narrazione locale. La vicenda terrena di Armando,  appena quarant’anni fa, aveva lasciato attonita un’intera comunità, colpita proprio alla vigilia di una delle stagioni estive, quelle degli anni Settanta che l’avevano catapultata nel filone di un turismo di qualità, grazie al fascino ancora intatto dei luoghi e ad un tessuto socio-economico in rapida crescita. Ma questa è un’altra storia… 

Willy-Pasini - Libere-e-a-volte-sfrontate

Ben ritrovato, Willy! Milanese, già docente di Psichiatria e Psicologia Medica all’Università di Ginevra e poi alla Statale di Milano, Willy Pasini è uno dei più autorevoli sessuologi mondiali, autore di circa trecento pubblicazioni scientifiche e  di libri di successo tradotti in undici lingue che gli hanno portato notorietà internazionale in tema di relazioni sessuali, di coppia, di psicologia comportamentale. Da Mondadori ha pubblicato numerosi bestsellers, affrontando tematiche quali l’intimità, la qualità dei sentimenti, il volersi bene e male, il rapporto tra il cibo e l’amore, il ruolo della coppia, il desiderio, la semplicità della vita, l’autostima,  i nuovi comportamenti amorosi, la  gelosia,  la vita di coppia, la bellezza, l’amore al maschile, l’infedeltà, l’intimità, la seduzione, la bellezza femminile, l’infertilità.
Insomma, l’intero universo uomo-donna filtrato attraverso le sapienti lenti della sessuologia e della psichiatria applicata alla coppia, lui esperto all’Organizzazione Mondiale della Sanità per i programmi di salute familiare ed educazione sessuale, membro della Società di Psicoanalisi e del Comitato Scientifico della Società Italiana di Sessuologia Scientifica, fondatore della Federazione europea di Sessuologia.  Ma, soprattutto, vero gentleman della conversazione…   

Willy-Pasini - Libere-e-a-volte-sfrontate

Questa conversazione ha una genesi estiva. Lo scorso 7 agosto, Francesco Alberoni, all’interno della consueta rubrica “L’articolo della domenica” tenuta sulle pagine de “Il Giornale”, aveva affrontato una tematica tanto attuale quanto di pregio sociologico, con un titolo diretto, senza giri di parole: “Ogni fotina su Facebook, un pensiero che scompare”. L’illustre sociologo si era interrogato sul reale portato culturale dei c.d. social media e di come questi puntino sul chiasso emotivo pur di raggiungere i loro obiettivi: con una piccola speranza lasciata, comunque, a quanti, spesso coraggiosamente, continuino a non arrendersi alla superficialità che occupa ancora molta parte della nostra vita quotidiana. Sottolineava Alberoni, in quel suo fondo domenicale,  che “la nostra, lo ripetono tutti, è la civiltà dell’immagine. Quella che ha perso di importanza è la parola scritta e il ragionamento per concetti. Facebook è uno straordinario canale di comunicazione che i privati usano per inviare messaggi emotivi (…). Il risultato è la scomparsa del pensiero complesso, della grande riflessione politica, la dissoluzione dei partiti con i loro programmi organici (…)”.Insomma, saremmo passati dalla società complessa a quella semplice se non addirittura, semplicistica.

Vincenzo-Bova-Cattolicesimi-d-Italia

“Ogni giorno nel nostro Paese milioni di persone compiono atti il cui fondamento si inscrive nella tradizione religiosa della Nazione. Ogni giorno milioni di persone guardano alla cassetta di strumenti fornita dalla Chiesa cattolica per trovare orientamenti, magari da disattendere, ma  utili a fornire uno scenario per navigare i tempi della tarda modernità. Ogni giorno milioni di persone pregano, chiedono grazie, si riuniscono, programmano attività, visitano luoghi sacri, partecipano a pellegrinaggi, salgono i gradini del sagrato chiedendo consolazione per una vita diversa da quella attesa, chiedono senso a ciò che capita alla loro vita, chiedono riconoscimento, senso di appartenenza. In tanti trovano nell’ambito ecclesiale compagnia e progettualità nelle questioni di natura più intima e privata o nel desiderio di un impegno rivolto agli altri, co-religati o meno che siano.  Ancora oggi in tantissimi suggellano le fasi di passaggio della loro vita attraverso la partecipazione ad un rito religioso: ancora oggi i servizi offerti dalla Chiesa accompagnano il cammino e le debolezze della vita di tanti italiani”.

Willy-Pasini - Libere-e-a-volte-sfrontate

“Tra la fine degli anni Ottanta e gli inizi degli anni Novanta del XX secolo, il sistema dei media, e con più enfasi il sottosistema televisivo, proiettò, amplificò e replicò su scala mondiale alcuni straordinari eventi riguardanti principalmente i paesi dell’Est Europa ma anche altre parti del pianeta con l’innescarsi di processi di partecipazione politica dalla portata inusitata, quando non addirittura rivoluzionaria”.
Il tema è di quelli sensibili, di quelli che maggiormente scaldano il dibattito politico a tutti i livelli, dalla ricerca accademica alla discussione anche in sedi non propriamente scientifiche e Francesco Raniolo -Ordinario di Scienza Politica all’Università della Calabria ove è direttore dal 2016 del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali- da una quindicina d’anni affronta l’argomento oggetto di questa conversazione. 

Franco-Galiano-Interpretazione-esoterica

Incontrare Franco Galiano può portare con sé almeno due esperienze apparentemente opposte: da un lato, si corre il rischio di inerpicarsi su sentieri sin troppo elevati, colti e raffinati lungo la strada che conduce alla poesia, all’interpretazione letteraria, alla fine ricerca, insomma; dall’altro, per fortuna, si riesce a ripiegare, molto più facilmente, su una quotidianità ordinaria, naturale, frutto del retroterra sociale ed umano di questo simpatico intellettuale che continua a definirsi “organico al territorio”.  
Allora, Franco Galiano, quale strada imbocchiamo?
“Rimaniamo con i piedi per terra! Mi onoro di essere figlio della società contadina ed artigiana calabrese, in cui ho trascorso l’infanzia all’interno di un piccolo centro collinare della costa tirrenica cosentina, con sguardo su un mare metafora di avventure, di miti, di libertà e di anarchia spirituale. Ricordo ancora una natura magica, bucolica prima della triste partenza per gli studi superiori a Roma e Verona e, poi, dell’atteso ritorno in Calabria.

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