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Tempo di anniversari alle falde del Pollino, la possente catena che chiude lo spazio settentrionale della penisola calabrese, o -se si preferisce, a seconda della direzione…- lo apre, al tempo stesso, alla grande immaginazione montana e, tutt’insieme letteraria, che disarmonicamente discende lungo quasi trecento chilometri attraverso Sila,  Catena costiera, Serre, Aspromonte, all’interno di un viaggio fisico e, soprattutto, interiore, fatto di realtà altimetriche, umane, sociali, culturali tutte così distinte e distanti da non rendere credibile la circostanza di trovarsi all’interno della stessa regione, questa Calabria dei mille misteri. Ma oggi è tempo di far festa e di omaggiare Mimmo Sancineto, figura poliedrica della cultura editoriale calabrese contemporanea, che non fa mistero del successo della sua iniziativa editoriale, giunta nel 2016 al ventesimo anno di vita.

Intanto ci permetta i nostri più cari auguri, per il nuovo traguardo! “L’editrice Il Coscile, nata trentadue anni  fa, espressione dell’omonima Galleria d’Arte che ha a sua volta festeggiato il 47° anno di attività, ha volutamente circoscritto i suoi ambiti di operatività all’esplorazione, alla riscoperta ed al rilancio delle valenze culturali, etniche, linguistiche, storiche, letterarie ed artistiche ma anche ambientali dei centri del massiccio del Pollino, individuando ed evidenziando, da un lato, le specificità e le peculiarità della civiltà che insiste in quel territorio e, dall’altro, quelle componenti che meglio completano il generale quadro della cultura calabrese. Un’attenzione considerevole è data ai numerosi centri italo-albanesi della zona del Pollino, nati nel primo periodo della diaspora albanese con l’insediamento delle sedi nel secolo XV: l’editrice si offre, quindi, come naturale veicolo delle più significative istanze delle culture calabrese ed albanese dei centri che gravitano intorno a Castrovillari. Ha  profuso il suo impegno soprattutto nella valorizzazione delle bellezze paesaggistiche del Pollino, le cui tematiche sono affrontate ora da un punto di vista più letterario e poetico, ora da un punto di vista tecnico-scientifico-artistico, attraverso varie pubblicazioni inserite nelle collane di ricerche storiche, saggi e documenti. Senza dimenticare il ventesimo di Apollinea.”
Appunto! Professore -per tutti Mimmo…-  la Rivista del territorio del Parco Nazionale del Pollino è una presenza indiscutibile, ormai…
“Fra i tanti obiettivi fondanti sin dal numero del gennaio del 1997, fondamentale è stato quello di colmare un vuoto di informazioni e soddisfare la necessità sentita da subito di far conoscere tutte le peculiarità e gli aspetti più positivi del nostro territorio: dalla storia e alla microstoria all’arte, dall’ambiente alle culture minoritarie, dalle eccellenze nel campo dell’agricoltura, alle tradizioni folcloristiche, dalla musica alla poesia. Con lo sguardo puntato sulle nostre vette, il cui manto bianco, in pieno Mediterraneo, ci accompagna per molti messi dell’anno…”
Una rivista legata fortemente al territorio del Pollino, nel suo versante calabrese, ma senza dimenticare quello lucano.
“Esatto! Apollinea opera all’interno di un territorio che fa da cerniera a due regioni, a tre province, a 56 comuni che da un versante all’altro del Parco, da nord a sud -ovvero da sud a nord…- rivendicano la propria appartenenza! Non è stato solo l’orgoglio di appartenere ad un generico meridione a guidare e a dare un’impronta a tale lavoro divulgativo, perché se solo così fosse stato si sarebbe caduti nell’autocelebrazione, condannando praticamente la Rivista ad essere relegata in una sorta di enclave ghettizzante, dalla quale difficilmente sarebbe uscita. È stata, piuttosto, la giusta consapevolezza di quanto la Calabria, la Basilicata e tutto il Sud Italia -dei quali si occupa anche nei suoi articoli- abbiano molto da dire e da dare nel campo della cultura in senso lato. Ecco il nostro obiettivo: non la ricerca di un regionalismo campanilistico, sterile ed auto isolante -dunque- ma un costante proiettarsi fuori confine, per presentarsi ad un pubblico eterogeneo di lettori. Da qui si spiega la nostra pubblicazione anche fuori regione, con abbonati praticamente spersi in tutt’Italia.”     
In venti anni anche grandi cambiamenti tesi al miglioramento editoriale…
“Contenuti e veste grafica sono sempre al passo dei tempi. I primi sono da sempre ampiamente elevati grazie alla storica rete di collaboratori ed al comitato di redazione di primissimo piano, che annovera firme storiche della pubblicistica di settore ed esperti di fama anche di caratura nazionale; la veste grafica, grazie ad un grafico di valore come Francesco Di Benedetto, è passata dal bianco e nero dei primi sei anni alla stampa a colori dal 2003, soprattutto per esaltare le fotografie, corredi fondamentali ed efficaci della maggior parte degli articoli e soprattutto di quelli relativi ai paesaggi, alla flora, alla fauna, all’arte del territorio. E’ stato, e continua ad essere, un lavoro di squadra nel quale, dal direttore responsabile  Pietro Napoletano  a tutta la redazione, ai corrispondenti, ai tipografi, dal correttore di bozze a tutti i collaboratori a vario titolo -compresi gli indispensabili sponsor- ognuno ha dato il proprio contributo con dedizione responsabile e, senza cadere in sdolcinatezze, con amore. Non cito singolarmente la squadra: al lettore basterà leggera dalla seconda di copertina e conoscere i destinatari del mia affettuoso grazie!”       
Un’avventura nata nel nome della cultura e della natura…
Lo ricordava anche Franco Tassi, un’autorità accademico-scientifica della materia, a proposito della sua scoperta del profondo Mezzogiorno! Autore di numerose pubblicazioni scientifico-divulgative sulle tematiche dell'ambiente e della conservazione della natura, legato per anni a Fulco Pratesi per la stesura dei volumi monografici della nota collana Guida alla natura d'Italia edita dalla Arnoldo Mondadori, Tassi ricorda come il Pollino calabro-lucano rappresentava la natura incantata di un’Italia ancora semplice, agreste, lontana dal malinteso progresso, per presentarsi come una bella addormentata in attesa del dolce risveglio. Ecco, Apollinea, in fondo, è nata proprio per contribuire a questo risveglio…”  
La copertina dell’ultimo numero reca una foto emblematica…
“E’ uno degli scatti di Francesco Bevilacqua, nostro storico collaboratore ed intellettuale calabrese tra i più attivi in materia di paesaggio, camminatore in bilico costante tra l’escursionismo fisico e quello interiore e filosofico: la foto, scattata sul crinale della Montea, spettacolare elevazione dei Monti dell’Orsomarso, offre l’idea di ciò che Apollinea vuole rappresentare: una reale elevazione non solo materiale, fisica, da arrampicata, quanto quella più intimamente legata al desiderio di ogni essere umano di rincorrere un sogno, di salire lungo un proprio itinerario culturale, spirituale. Non so ancora se il nostro obiettivo è stato raggiunto o lo sarà mai. Ma sono convinto che abbiamo offerto -e continuiamo a farlo…- gli strumenti per avvicinarsi alla montagna calabro-lucana con passione, competenza, entusiasmo!”     
Nuova linfa vitale, dunque, per la già ricca scelta editoriale che Mimmo Sancineto continua ad offrire ai lettori calabresi e lucani, ai suoi paesaggi, all’affascinate universo umano che vi gravita attorno: come amava ricordare Giuseppe Selvaggi, scrittore, giornalista, poeta, tra i massimi esponenti della cultura italiana del XX secolo; e non è un caso che di Selvaggi campeggi, nel catalogo editoriale, una storica presentazione della casa editrice, con  “la conchiglia, a ricordo della struttura greca del nome, sigla grafica dell’Editrice “Il Coscile”. La sede, come la galleria, è a Castrovillari, che di questo fiume mitico è quasi la radice. Raccogliere, sistemare, proiettare nel prossimo futuro ed in quello lontano, la cultura e le ricchezze spontanee, cioè naturali, dell’area del Monte Pollino, di cui il Dolcedorme è la vetta. Una casa editrice, quindi, con un programma definito, da sviluppare su binari bene avvistati e con destinazioni che dovrebbero risultare tappe di un progetto cauto ma ambizioso. Non una editrice di sola ambizione economica, ma anche e soprattutto con il gusto operativo di fare cose belle e cose utili per i lettori”.

Per saperne di più: Apollinea. Rivista bimestrale del territorio del Parco Nazionale del Pollino, anno XX, Edizioni Il Coscile, Castrovillari, € 3.50. 

Cronache delle Calabrie, p. 28                        Egidio Lorito,  21/12/2016

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