Luciano Corradini, Giampiero Mughini, Giancarlo Zizola, Michele Borrelli, Piergiorgio Odifreddi, Luciano De Crescenzo, Marcello Veneziani, Raffaele La Capria, Silvana Giacobini, Gaetano Cappelli, Giovanni Scapagnini, Ilaria Cavo, Nuccio Ordine, Giulio Giorello, Daniele Grespan e Paola Saluzzi. Li leggo tutti d’un fiato: sono i nomi che hanno dato lustro alla rassegna che ho fortemente voluto ideare, promuovere, organizzare e moderare. Nomi ben noti al grande pubblico giornalistico e televisivo nazionale per la qualità delle loro pubblicazioni e la forte presenza mediatica che li caratterizza.

A loro ho altrettanto fortemente voluto aggiungere Giuseppe Serio, Santa Impellizzieri, Marianna Trotta e Tina Polisciano: intellettuali locali ai quali -a differenza di quanto mi è capitato di assistere altrove- non ho certo storto il naso. E migliore cornice di pubblico non si poteva immaginare: Piazza Italia, abbellita come non mai e trasformata nel nuovo salotto culturale del Tirreno cosentino, ha regalato, sera dopo sera -per sedici puntate- un colpo d’occhio del tutto nuovo a centinaia (migliaia!) di persone che l’hanno affollata. Era tempo che desideravo portare a Praia qualche protagonista della scena editoriale italiana: ho intessuto affettuose relazioni professionali ed umane con un bel numero di “teste pensanti”, poi la svolta prodotta dalle recenti elezioni amministrative ha accelerato questa virata culturale. Ma, detto francamente, ci ho messo del mio: un “mio” fato di cura dei particolari, promozione mediatica, relazioni professionali e -permettetemelo- grande testardaggine. Quella che mi ha sorretto anche quando qualche “guasta feste” ha provato a mettersi di traverso. In questa bella avventura cultural-mediatica ho avuto al mio fianco -oltre all’assessore alla cultura Pietro De Paola- un amico fidato: Enzo D’Elia è un agente letterario molto noto nell’ambiente editoriale italiano per avere lavorato a lungo per il gruppo Mondadori e per essere oggi il titolare di una qualificata agenzia letteraria italiana cui collaboro da alcune stagioni. Abbiamo aperto un nuovo fronte culturale grazie ad una rassegna che non ha eguali almeno per trecento chilometri a Sud: tutto questo perché Praia -da sempre tagliata fuori dai grandi circuiti- meritava quel salto di qualità che da quest’anno le permetterà di competere, almeno sul piano dell’offerta culturale, con realtà quali Taormina, Maratea, Positano, Ischia, Capri, Cortina D’Ampezzo. Qualcuno, pare, abbia storto il naso: invidia, campanilismo culturale, cattiveria? Poco importa, la sfida è stata vinta: i nemici -interni ed esterni- rispediti al mittente…
Eco di Basilicata Anno VI n. 17 -01 settembre 2007-
Egidio Lorito www.egidioloritocommunications.com

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