Se all’indomani delle elezioni (abbiamo capito chi ha vinto!), uno spettatore medio si fosse trovato sintonizzato sul programma Anno Zero condotto da Michele Santoro, non avrebbe potuto fare a meno di indignarsi ascoltando le offese proferite dall’Architetto Massimiliano Fuksas, ospite della trasmissione. Ebbene questo simpatico intellettuale, pare con un passato di simpatizzante della destra ed uno più recente vicino alla sinistra radicale, si è permesso di offendere un’intera popolazione apostrofando i suoi abitanti con quel fastidioso epiteto di “ignoranti”.

Posso capire che la rabbia da sbollire per la tremenda sconfitta era tale e tanta, ma prendersela in modo così violento ed offensivo con tanti nostri connazionali è sembrato troppo anche per il conduttore che -tradizionalmente- non è proprio vicino alle posizioni dell’attuale Popolo della Libertà. Ci risiamo: era capitato con il Ministro Padoa-Schioppa che aveva definito la generazione dei trenta-quarantenni come una banda di bamboccioni, legati alla gonnella di mammà, senza arte nè parte; poi, giusto una quindicina di giorni fa, un altro autorevole Ministro dell’ex Governo Prodi, il vitalissimo Massimo D’Alema -con quella solita aria da snob con tanto di puzza sotto il naso, che mi ricorda terribilmente l’atteggiamento di molti suoi adepti locali, tra Calabria e Basilicata- si era anche permesso di dare degli stupidi a tutti quelli che avrebbero votato PdL, perché passavano il proprio tempo incollati alla televisione a guardare programmi da mentecatti. Diciamocelo pure: lo tsunami elettorale non deve essergli proprio andato giù! Hanno subito il più grande smacco elettorale della storia della Repubblica Italiana, con tanto di “radiazione” di interi partiti dall’arco parlamentare, ed invece di iniziare una seria analisi sul perchè di tutto ciò, continuano ad offendere i vincitori -anzi, il vincitore- con tutta una serie di teorie sulla cultura o meno dell’elettorato di casa nostra. Come se poi l’elettorato di sinistra fosse l’unico adeguato alla temperie culturale italiana, l’unico moralmente a posto. Nella mia attività pubblicistica cerco di rimanere sempre piuttosto distaccato dalle mie convinzioni in fatto di voto: scrivo con sobrietà, intervisto forse più esponenti della c.d. sinistra, mi allargo alle opinioni più diverse dalla mia; ma questa volta, dopo l’ennesima offesa subita dall’ennesimo rappresentante o militante del fronte ex comunista, credo proprio che mi sarà difficile rimanere ad ascoltare queste ignobili corbellerie. A proposito: vorrei leggerli i curricula di questi dotti “sinistri”. Il mio è consultabile sul sito sotto riportato. Buona lettura!
Eco di Basilicata. Anno VII n. 9- 2008 - 01-05-2008
Egidio Lorito www.egidioloritocommunications.com

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