Ad un mese e mezzo dal rinnovo dei Consigli regionali di Calabria e Basilicata, spuntano i primi nomi che si affronteranno in un agone che, per tutta una lunga serie di contingenti motivazioni, anche nazionali, sarà caratterizzato da un peso specifico del tutto particolare.

Sul versante calabrese della mia penna e delle mie radici, già da tempo è emersa la candidatura di Giuseppe Scopelliti, Sindaco di Reggio Calabria, città nella quale abbiamo trascorso una decina d’anni di vita parallela: me lo ricordo il giovane Beppe, promessa del basket reggino, già capace di fare canestro, per ritrovarlo -una ventina d’anni dopo- attivo Presidente del Consiglio Regionale.
Oggi dicono che sia -percentualmente parlando- il Sindaco più amato d’Italia ed in effetti, non sono pochi gli indicatori che mostrano il “buon governo” portato avanti nella città calabrese dello Stretto, dove -‘ndrangheta  a parte…- ci sono un certo numero di problemi con i quali un Sindaco e la sua Giunta e più in generale il Consiglio Comunale forse sono chiamati a confrontarsi. Insomma, pare che il buon Scopelliti si sia comportato niente affatto male, tanto da essere acclamato a gran voce dalla base del suo schieramento, dai vertici della sua alleanza e da un’opinione pubblica che forse ha le scatole piene di lustri precedenti di “esaltante” gestione della politica regionale, per non parlare -per carità- dello splendido quinquennio 2005-2010 che finalmente sta per concludersi. Non ho ancora deciso per chi voterò, ma è bene che inizi a segnarmi il nome di questo Scopelliti: non si sa mai, se proprio dovessi rimanere senza scelta…Versante lucano della mia penna e delle mie radici: ha suscitato un certo clamore la probabile candidatura di Magdi Cristiano Allam a leader della coalizione di centro-destra: addirittura qualcuno vorrebbe scendere in piazza, dare fuoco ai cassonetti ed iniziare la caccia a chi ha la pelle un po’ scura: ricordate i fatti di Rosarno? Ah, dimenticavo: in Basilicata non c’è la ‘ndrangheta: o forse si? O forse c’è arrivata d’esportazione. Bisognerebbe chiedere a chi ha scritto le pagine sulla “Lucania Felix”. Allora: pare che non vogliano Allam:  spero che non sia per il  colore di pelle o per il fatto che il buon Magdi non sia nato entro i confini di questa regione che un tempo pensavamo “isola felice”, o per il fatto che -dopo essersi messo a scrivere cose piuttosto piccanti verso la sua ex-religione- si sia tirato addosso una fatwa che lo costringe ad una vita pubblica piuttosto sacrificata. Mi viene un sospetto: non è che “l’amante d’Italia” abbia rotto le uova nel paniere a qualche potentato politico regionale?  Forse spaventa la sua pulizia? Valli a capire i politici delle nostre terre, loro si che conoscono bene i problemi di Calabria e Basilicata, così bene da averli risolti. Bisognerebbe chiedere notizie a quel magistrato che faceva il suo dovere a Catanzaro e che poi, indagando su amministratori pubblici di entrambi gli schieramenti e di entrambe le Regioni, pare avesse scoperto un bel numero di marachelle! E lo hanno pure premiato, trasferendolo d’ufficio. Ma voi ci capite? Non voto in Basilicata, per ragioni di residenza, ma anche il nome del mio amico Magdi è bene che me lo appunti, non si sa mai…        

L’Eco di Basilicata, Calabria, Campania - anno X n. 4 - 15 febbraio 2010
Egidio Lorito - www.egidioloritocommunications.com

Torna su