Nel mio personale bagaglio professionale, la vita accademica ha sempre occupato un posto di primo piano: sin dai tempi della mia parentesi milanese, durante la breve ma intensa esperienza alla Cattolica, ho vissuto l’Università non solo come luogo in cui seguire lezioni e seminari e sostenere esami, ma -soprattutto- come momento di crescita, di dialogo, di confronto. Questo perché la realtà accademica si presenta come un luogo stimolante per la crescita culturale e professionale e, conseguentemente, umana. E fu proprio tra i chiostri del Bramante, tra le mura che ospitano il prestigioso “ateneo dei cattolici italiani” che ho potuto iniziare un lungo contatto con docenti, ricercatori e studiosi della materia -il diritto, soprattutto- senza comunque tralasciare altre branche del sapere a me care e vicine per interesse. Stesso copione a Salerno: qui, grazie alla frequenza dei corsi, si è andata sviluppando un certo legame sia con materia più consoni alla mia personale formazione -quelle pubblicistiche- che con alcuni docenti che avrebbero accompagnato la successiva frequenza del mondo universitario.

Breve curriculum