Siamo nell’area sud-occidentale della Basilicata -o Lucania, come preferiscono i cultori della millenaria tradizione magno-greca- nel punto esatto in cui, lasciandosi alle spalle il mare di Maratea, ci si inoltra nel vicino entroterra che incantò Guido Piovene durante il suo celebre “viaggio”. In questo punto, dove quel mare dista appena 15 km in linea d’aria, si staglia in tutta la sua imponenza e maestosità il Gruppo del Sirino-Papa: diviso tra i Comuni di Lagonegro e Lauria, in Provincia di Potenza, dall’alto dei suoi 2005 metri s.l.m., il massiccio detiene il record di seconda cima dell’intero Appennino meridionale, poco sotto le cinque vette oltre i duemila metri di quel Pollino che separa Calabria e Basilicata.

Ricchissimo di flora (faggio, ontano, quercia, cerro) e fauna (lupo, volpe, lepre, rapaci), questo gruppo montuoso mostra fiero, nel versante nord, una conca scavata dalla morena di un ghiacciaio del Quaternario, durante la glaciazione di Wurm, risalente ad oltre 100.000 anni fa: ed uno specchio lacustre tipicamente  alpino, il Lago Remmo o Laudemio, a 1525 s.l.m. -decretato Riserva Regionale nel 1985- sembra esserne rimasto muto testimone nel tempo. Quel ghiacciaio, nel suo lento ritirarsi nei millenni, ha lasciato spazio ad un’ampia conca -la Spalla dell’Imperatrice- all’interno della quale è iniziata un’altra storia, quella del decollo turistico: con un inatteso legame con le Dolomiti!  
Infatti, nell’aprile del 1970, grazie a lungimiranti contatti delle autorità comunali locali con il Comitato Organizzatore dei Campionati Mondiali di Sci Alpino che si erano svolti a febbraio nella splendida cornice della Val Gardena, l’allora direttore della Scuola Italiana Sci di Selva di Val Gardena, Ferdinando Rudiferia, portò a compimento un’indagine esplorativa sulla vocazione sciistica dell’area. Nel settembre dello stesso anno, in occasione della XIX edizione della Festa Nazionale della Montagna dell’Italia meridionale, il maestoso gruppo entra nella sua fase di valorizzazione turistica, con le prime opere permanenti: rete viaria, il primo rifugio ed un simpatico monumento bronzeo al “montanaro”.  
Il collaudo ufficiale delle piste si tenne il 19 marzo del 1972, con sciatori lucani e gardenesi pronti ad una sfida del tutto inusuale: trasportati a bordo di un gatto delle nevi del celebre gruppo Prinoth di Ortisei -che aveva battuto la Spalla dell’Imperatrice-  gli impavidi sciatori si lanciarono da quota 1800 metri, lungo quella nuova pista, erede di quel ghiacciaio del Quaternario. 
Una decina d’anni dopo, con la costruzione di una moderna seggiovia biposto inaugurata nel 1986, con nuove strutture sciistico-ricettive, con il recente agognato collegamento con l’altro centro sciistico di “Conserva”, nel Comune di Lauria, il Gruppo del Sirino-Papa diviene una realtà per migliaia di appassionati degli sport invernali. La caparbietà di chi si è succeduto negli anni alla guida della stazione, un innevamento naturale che ha dell’incredibile a queste latitudini e la recente inclusione del “Gruppo” nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, rappresentano una speranza per il futuro. Nel segno di quel ghiacciaio del Quaternario…

Per informazioni: www.sirinosci.com

 

La Buona Neve – Giugno 2012                                                     Egidio Lorito