Ogni artista, nel percorso professionale che, temporalmente, coincide con quello biografico, attraversa varie stagioni: mutamenti stilistici e tecnici, evoluzioni graduali o improvvise.
La poetica di Mimmo Sancineto ha mostrato, nel corso degli anni, una complessità ed una ricchezza che provengono dalla personale formazione di studi regolari, proseguita attraverso complesse esperienze di vita, conoscenze, tecniche nuove, suggestioni e curiosità, unite indissolubilmente a quella particolare sensibilità per la dimensione dello spazio, del quale quello delle montagne del  Pollino rappresenta la principale fonte d’ispirazione.

Mimmo Sancineto ha cominciato a dipingere e scolpire nel 1954, a quindici anni appena, per poi diplomarsi all’Istituto d’Arte di Castrovillari e frequentare l’Accademia di Belle Arti di Napoli.  Agli inizi degli anni Sessanta, ha costituito l’Associazione artistica “Le Trou”, insieme ad amici, artisti e studenti che, come punto d’incontro, avevano il suo studio: da quell’incontro sarebbe nata, nel 1969, la Galleria d’Arte Moderna “Il Coscile” che ha all’attivo ben 368 mostre collettive e personali anche di autori di fama europea come Alvarez, Borghese, Roselli, Romano, Guttuso, Ortega, Rotella, Sassu, Treccani e Caruso. Decine di mostre, in Italia e all’estero, lo hanno visto protagonista: un buon viatico per i prestigiosi riconoscimenti quali il “Premio Cultura 2005 della Presidenza del Consiglio” e la “Targa d’argento 2006 del Presidente della Repubblica”. “Cavaliere della Repubblica per meriti artistici” e “Ufficiale dell’Ordine Al Merito della Repubblica Italiana”, Sancineto ha allestito personali in varie città d’Italia: a Roma, a Palazzo Venezia, a Pescara, al Museo delle Genti d’Abruzzo, a Sibari, presso il Museo Archeologico della Sibaritide;a Rossano con “Codex”, a Firenze, presso l’Archivio di Stato, a Milano, presso l’Archivio di Stato, a Torino, presso la Biblioteca Nazionale Universitaria.
Le sue opere figurano in collezioni pubbliche e private, in America, Francia, Spagna e in molte città d’Italia oltre che nei Musei di Avezzano, di Sulmona, Modica e Saracena.

E per Mimmo Sancineto è proprio questa la ricchezza, il dinamismo e la perpetua novità della sua produzione: mai ferma a contemplare se stessa, ma sempre spinta a rinnovarsi. Come accade, ora, a Cosenza, dove il 20 febbraio è stato inaugurato presso il “Museo delle arti e dei mestieri” di Corso Telesio 17 il suo “Spazio Aperto”, nel quale la sua cinquantennale “poetica” visiva è a disposizione del pubblico di “casa”, come chiave della solarità del Mediterraneo e dei suoi colori. Soprattutto di quelli del Parco Nazionale del Pollino, per il cui territorio, dal 1997, Sancineto edita, con sommo sacrificio e passione, le belle pagine di “Apollinea”, la rivista che di questo territorio è l’emblema assoluto. Buona contemplazione…